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MEDAGLIA ANNESSIONE DI MEMEL (NON DISP.)
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Per commemorare l'occupazione della città Lituana di Memel che ritornò in mani tedesche il 20 marzo del 1939, il 1 maggio del 1939 venne autorizzata la "Medaglia di Memel", disegnata dal Dr. Klein. Questa è l'ultima in ordine cronologico delle 3 famose medaglie delle annessioni, denominate anche le medaglie delle “Guerre dei Fiori” (Austria, Cecoslovacchia e Memel).
La parte anteriore è esattamente uguale alle altre medaglie, mentre nella parte posteriore vi è una corona di foglie di quercia che circonda la scritta: "Zur Erinnerung an die Heimkehr des Memellandes 22. Marz, 1939".
Potevano ricevere la medaglia tutti i militari, i politici ed il personale civile che si erano distinti per qualche azione utile al ritorno del distretto di Memel alla Germania. La consegna di questa onorificenza ebbe termine alla fine del 1940. In totale vennero consegnate 31.322 medaglie, un numero davvero basso che la rende una medaglia ricercatissima per la sua rarità. Proprio per la difficoltà a reperire questo riconoscimento, molto ricercato dai collezionisti proprio perchè numericamente rappresenta davvero una rarità, nel corso degli anni vennero prodotti migliaia di falsi, molto più che per altre medaglie. (Per fare un raffronto basti pensare che le medaglie consegnate per l'annessione dell'Austria furono 318.689 e quelle per l'annessione della Cecoslovacchia 1,162,617.
Per fare un raffronto con le croci di ferro basti pensare che le EK di prima classe consegnate durante tutto il corso della guerra furono stimabili tra le 350 e le 575 mila. Si comprende allora perchè il numero così esiguo delle Memel (poco più di 31 mila!) rendano ognuna di queste medaglie un pezzo così desiderabile e ricercato.
La medaglia qui presentata non ha il suo nastro d'epoca e, secondo i criteri descritti nel libro "La medaglia di Memel" di Antonio Scapini, questa tipologia è identificabile come una "Straight G 7”, cioè una Memel con "G dritta" di tipo 7, il cui fabbricante è ancora ad oggi sconosciuto.
Un pezzo prestigioso e sempre raro da trovare.
Per commemorare l'occupazione della città Lituana di Memel che ritornò in mani tedesche il 20 marzo del 1939, il 1 maggio del 1939 venne autorizzata la "Medaglia di Memel", disegnata dal Dr. Klein. Questa è l'ultima in ordine cronologico delle 3 famose medaglie delle annessioni, denominate anche le medaglie delle “Guerre dei Fiori” (Austria, Cecoslovacchia e Memel).
La parte anteriore è esattamente uguale alle altre medaglie, mentre nella parte posteriore vi è una corona di foglie di quercia che circonda la scritta: "Zur Erinnerung an die Heimkehr des Memellandes 22. Marz, 1939".
Potevano ricevere la medaglia tutti i militari, i politici ed il personale civile che si erano distinti per qualche azione utile al ritorno del distretto di Memel alla Germania. La consegna di questa onorificenza ebbe termine alla fine del 1940. In totale vennero consegnate 31.322 medaglie, un numero davvero basso che la rende una medaglia ricercatissima per la sua rarità. Proprio per la difficoltà a reperire questo riconoscimento, molto ricercato dai collezionisti proprio perchè numericamente rappresenta davvero una rarità, nel corso degli anni vennero prodotti migliaia di falsi, molto più che per altre medaglie. (Per fare un raffronto basti pensare che le medaglie consegnate per l'annessione dell'Austria furono 318.689 e quelle per l'annessione della Cecoslovacchia 1,162,617.
Per fare un raffronto con le croci di ferro basti pensare che le EK di prima classe consegnate durante tutto il corso della guerra furono stimabili tra le 350 e le 575 mila. Si comprende allora perchè il numero così esiguo delle Memel (poco più di 31 mila!) rendano ognuna di queste medaglie un pezzo così desiderabile e ricercato.
La medaglia qui presentata non ha il suo nastro d'epoca e, secondo i criteri descritti nel libro "La medaglia di Memel" di Antonio Scapini, questa tipologia è identificabile come una "Straight G 7”, cioè una Memel con "G dritta" di tipo 7, il cui fabbricante è ancora ad oggi sconosciuto.
Un pezzo prestigioso e sempre raro da trovare.