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Lotto della 5 Gebirgs-division (in Italia) (NON DISP.)

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Bellissimo lotto appartenuto a Schwarzler Wilhelm, un soldato che combattè per più di un anno sul fronte italiano, affrontando tutte le battaglie dal ritiro dalla linea Gustav fino alla Gotica per concludere la guerra in prigionia. Il lotto consiste in: - 5 fotografie dal 1942 in avanti- Il Soldbuch completo di tutte le pagine - All'interno del SB ci sono la ''Personalausweis'' ed il foglietto per l'annotazione dei giorni di combattimento corpo a corpo per il ricevimento del Nahkampfspange - Gavetta del soldato con nome inciso e decorazioni fatte in prigionia. STORIA DEL LOTTO Schwarzler Wilhelm nacque il 22 ottobre del 1922 a Rothis, una cittadina situata all'estremita' occidentale dell'Austria. Nel 1942 era entrato nelle forze armate tedesche come gefreiter inquadrato prima in un battaglione di addestramento per le truppe della sanita' destinate ai famosi Gebirgsjaeger, e poi nel 2 plotone della Gebirgs-Sanitats-Kompanie 95, l'unita' sanitaria al servizio della 5 Gebirgs-Division. Nella campagna di Russia la divisione combattè con l'Heeresgruppe Nord, tra il '42 ed il '43 soprattutto nella zona del Volkhow, nelle terribili battaglie di Sinyavsk e Mga. Come parte del LIV Corpo della 18 Armata fu poi coinvolta in una lunga serie di scontri difensivi a Novgorod fino alla meta' di aprile, sempre del 1943, quando partecipò ad una serie di contrattacchi a sud-est di Leningrado che non ottennero pero' i risultati sperati. Ai primi di ottobre, quando ormai il fronte del Volkhow iniziava a vacillare pesantemente alla divisione giunse l'ordine di lasciare il fronte russo. La nuova destinazione subito non venne rivelata, ma ben presto si capì che era l'Italia, dato il succedersi degli eventi accaduti dopo l'8 settembre. A metà marzo del 1944, quando la divisione si trovava già a combattere in terra italiana sulla linea Gustav, Wilhelm venne trasferito nel Gebirgs-Jaeger-Regiment 100. Erano in corso in quei giorni le sanguinose battaglie per Cassino, precisamente la Terza, ed il reggimento di Wilhelm, il 100 Geb.Rgt., manteneva le difese del tratto di fronte fra il Monte Cifalco e la quota 875 di Colle Abate. Pesantemente bombardate, le posizioni della divisione mantennero la linea, fino alla metà di maggio, quando gli alleati riuscirono a sfondare a Cassino. Nel frattempo Wilhelm aveva guadagnato con azioni di coraggio sul campo la Croce di Ferro che gli venne registrata il 5 giugno. Dopo lo sfondamento della Linea Gustav, la 5a divisione seguì le sorti del LI Gebirgskorps. Dal 26 maggio le truppe neo-zelandesi presero ad avanzare, sostenute dal Corpo Italiano di Liberazione, alla loro destra. Il 28 veniva abbandonata la cittadina di Atina ed il 29 il paese di Alvito. I reparti della divisione si riorganizzarono nella Piana del Fucino, proseguendo poi la ritirata verso Nord, fino a Camerino, Fabriano, Norcia ed Urbino. Tra il 5 luglio ed il 4 agosto furono impegnati in estenuanti e giornalieri combattimenti difensivi, per venire di lì a poco ritirati dal fronte ed inviati nella zona fra Rimini e Cesena, a presidio delle difese anti-sbarco. Il 9 luglio Wilhelm, mentre il reggimento difendeva la marcia verso nord della divisione, si trovò a combattere anche corpo a corpo a Pietralunga (Pg) con le truppe alleate che tentavano di avere la meglio (questa azione è annotata sul foglio dei ''Nahkampftage'' assieme a quella che sosterrà il 9 settembre sul Monte Farneto in Romagna). Il 15 agosto 1944 gli Alleati sbarcarono sulle coste della Provenza, avanzando rapidamente nella Valle del Rodano ed avvicinandosi minacciosamente alle Alpi, sul confine italo-francese. Davanti allo sfaldarsi della resistenza della 157 Reserve-Gebirgsjager-Division, dislocata tra il Delfinato e la Savoia, il maresciallo Kesselring ordinò che la 5a divisione fosse inviata sul fronte alpino. Ma ai primi di settembre però, l'attacco dell'8a Armata britannica contro la Linea Gotica aveva costretto i comandi tedeschi ad immettere ogni riserva possibile sul fronte adriatico. Il 3 settembre, il generale Wentzell, capo di stato maggiore della 10 Armata, senza neppure avvertire i superiori ed all'insaputa del maresciallo Kesselring, ordino' al 100 reggimento, in procinto di partire per le Alpi, di presidiare le alture ed il paese di Gemmano, che dominavano il torrente Conca. Nell'ambito dei combattimenti per il centro strategico di Coriano, durante la più grande battaglia campale combattuta sul fronte italiano fra il 4 ed il 12 settembre 1944, il reggimento, agli ordini del tenente colonnello Richard Ernst, difese accanitamente le posizioni ad esso assegnate, subendo pesanti perdite. Il soldato Wilhelm Schwarzler, inquadrato nella 3 compagnia del 1 battaglione del 100 Gebirgsjager-Regiment difendeva in quei giorni le posizioni di Farneto. Proprio qui tornò nuovamente a combattere corpo a corpo contro gli alleati. Venne ferito l'11 settembre, e nuovamente il 14, durante la fase conclusiva della sanguinossima battaglia di Gemmano, da una scheggia di granata che lo costringerà a più di un mese di ricovero. Ristabilitosi fisicamente, tornò in licenza a Rothis, la sua città, dal 12 novembre al 6 dicembre, per poi tornare tra le fila del Gebirgsjager-Regiment 100. Combatte' ancora sulle posizioni del Monginevro, del Moncenisio e della Valle d'Aosta, per poi scendere in pianura verso Novara e Vercelli, fino alla resa definitiva della divisione avvenuta il 2 maggio 1945. Wilhelm Schwarzler fu prigioniero degli alleati, certamente sopravvisse alla guerra, ne sono doppia testimonianza una annotazione nel Soldbuch datata 30 giugno 1945 e la gavetta, decorata certamente durante il periodo di prigionia. Quest'ultima, oltre a portare inciso il suo nome reca anche numerosi disegni, tra cui il simbolo della 5 Gebirgs-Division nella quale aveva sempre prestato servizio, la stella alpina, simbolo per eccellenza delle truppe da montagna del Reich, paesaggi di montagna ed il nome della cittadina di Ghedi, nella quale probabilmente trascorse i giorni durante i quali decorò la sua gavetta. Un gruppo di 5 foto dal 1942 in avanti fanno da contorno a questo spettacolare gruppo di un soldato che ha combattuto sulle due principale linee difensive tedesche della campagna d'Italia e che ha partecipato alle più importanti battaglie del 1944, da Cassino alla Gustav.

Un lotto testimone della campagna d'Italia davvero molto raro.

290 €