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SS/SA EARLY GOGET

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Rara gorgiera originale in uso ai portabandiera delle "SS-Allgemeine" e delle SA fino al 1935, realizzata in lamiera leggera stampata e completa della sua catenella a maglie doppie.

Agli angoli superiori della gorgiera che ha la forma di un cuore, sono presenti due borchie a rosetta che servono per agganciare la catenella alla piastra sul retro. A questi elementi decorativi corrispondono, infatti, sul retro due lunghi fermagli metallici; quello di sinistra era destinato all'aggancio della catenella, fissata sul lato opposto, mentre quello al centro veniva infilato in uno degli occhielli della giacca per tenerla ferma. Il tessuto blu scuro, incollato alla placca sul retro, che era destinato ad impedire che questa potesse rovinare l'uniforme, è ancora presente e, a parte qualche macchia e piccola mancanza, è in buone condizioni. Ad esso è fissato un disco metallico con il marchio RZM del "Reichszeugmeisterei", l'utorità preposta al controllo di qualità degli articoli prodotti per le organizzazioni del Terzo Reich.

Sulla parte frontale è applicato un grosso sole raggiante dorato ad otto punte sormontato al centro da un facsimile del disco visibile sulle fibbie delle SA a partire da 1929, con l'aquila "prima maniera" che tiene tra gli artigli una corona di foglie di quercia con una svastica "rotante".

La catena è costituita da una serie di piccoli anelli d'acciaio collegati tra loro in modo da formare un particolare disegno che oggi ne attesta l'originalità.

Le prime bandiere del nascente partito nazista erano costituite da un grande drappo rosso con al centro un disco bianco contenente una svastica nera. La mattina del 9 novembre 1923, durante quello che passò alla storia come il "Putsch di Monaco", il reparto principale delle SA, guidatao da Rohm, fu assediato all’interno del Ministero della Guerra da truppe dell’esercito regolare.

Hitler e Goering organizzarono una colonna di 2000 uomini per liberarli e, accompagnati dall’ex generale Ludendorff, marciarono attraverso le strade di Monaco. Incontrarono un primo cordone di poliziotti e lo spazzarono via ma il secondo cordone, piazzato all’esterno della "Feldherrnhalle" (il monumento ai caduti), riservò loro una diversa accoglienza. Echeggiarono una serie di colpi e Andras Bauriedl, che portava lo stendardo con la svastica, fu ferito a morte e il suo sangue bagnò la bandiera che venne immediatamente posta in salvo e gelosamente custodita come una reliquia.

Hitler si era legato a braccetto con con Max Erwin von Scheubner-Richter e, quando questi cadde a terra ferito, trascinò Hitler con sé. All’istante Ulrich Graf gli si gettò sopra di lui per fargli scudo e fu colpito da una dozzina di pallottole che altrimenti lo avrebbero ucciso.

La bandiera insanguinata prese il nome di "Blutfahne" (Bandiera del Sangue) e affidata il 4 luglio 1926 alla custodia delle SS tra i cui ranghi venne scelto l'SS-Truppfuehrer Jakob Grimminger quale portabandiera.

Grimminger, proveniente da Monaco, era un veterano della battaglia di Gallipoli durante la prima guerra mondiale e fu tra i primi aderenti alle SA e partecipanti alla "Battaglia di Coburgo" del 1922. Divenuto in seguito SS-Standartenführer, portò personalmente la bandiera in tutte le principali manifestazioni del Terzo Reich fino alla sua ultima apparizione al funerale di Alfred Wagner, Gauleiter della Baviera, nell'aprile 1944. Non si conosce il destino della bandiera che, per la sua importanza simbolica, fu posta in salvo prima dell’arrivo dei russi a Berlino e sopravvive ancora oggi in qualche sconosciuto e protetto nascondiglio.

Tutte le Allgemeine-SS e SA Standarten erano rappresentate da uno stendardo o "Feldzeichen" che le individuava singolarmente. Gli alfieri o portabandiera di questi vessilli , esposti durante le parate ufficiali, indossavano sul petto questa particolare gorgiera, sia che appartenessero alle SA o alle SS fino al 1938 quando le SS adottarono una nuova gorgiera di maggiori dimensioni.

Un oggetto storicamente importante.