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Posate SS provenienti da Wewelsburg (NON DISP.)

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LE POSATE PROVENGONO DALLA COLLEZIONE DI MARC VERSTRAETE, UNO DEI PIU' GRANDI E CONOSCIUTI NOMI A LIVELLO INTERNAZIONALE.

Quattro posate di assoluta ed estrema rarità, provenienti da Wewelsburg.

PRODUZIONE E MARCHI

Queste posate, fabbricate in peltro con placcatura d’argento, marchiate nella parte anteriore con le due "SS" runiche circondate dalla scritta "Wewelsburg" erano utilizzate all’interno del famoso castello dell’Ordine Nero di Himmler situato a Buren nel Nord Reno-Westfalia nelle vicinanze della città di Paderborn.

I marchi nella parte posteriore delle posate indicano che il produttore era la famossisima "Wurttembergische Metallwarenfabrik", riconoscibile dalla sigla "WMF", oltre che dal tipo di punzonatura. La Wurttembergische Metallwarenfabrik venne fondata nel 1880 dalla fusione di due differenti società esistenti, la Wurttembergische e la Metallwarenfabrik. Intorno al 1900 questa azienda era a livello mondiale, la più grande produttrice di articoli in metallo per la casa. I suoi stabilimenti si espansero dall’Austria, alla Germania, alla Polonia e la sua produzione giunse ad offrire sul mercato circa 10.000 differenti articoli, dal cucchiaino da te fino ad immensi centrotavola. Durante gli anni del Terzo Reich la Wurttembergische Metallwarenfabrik rimase forse la più grande azienda fabbricante di posateria e oggettistica in metallo per usi domestici, e mantenne un alto standard di produzione ed eccellente qualità, tanto appunto da creare anche l’argenteria utilizzata a Wewelsburg.

LA STORIA DI WEWELSBURG

Il castello di Wewelsburg venne costruito fra il 1603 e 1609 dal vescovo-principe di Paderborn Dietrich von Furstenberg. Si trova in una frazione della città di Buren nel circondario di Paderborn, vicino a quello che si riteneva essere il luogo della Battaglia della foresta di Teutoburgo (dove i romani persero 30.000 soldati). La leggenda narra che all'interno delle mura del castello durante il 1600 migliaia di donne ritenute streghe furono dapprima torturate e poi uccise. Nel 1802 il castello passò sotto la proprietà della Prussia e 13 anni dopo venne colpito da un incendio che ne distrusse praticamente la Torre Nord.

Nel 1925 il castello era stato ristrutturato per farne un museo, un ristorante ed un ostello, ma sei anni più tardi la Torre Nord cominciò a dare segni di cedimento strutturale tanto che furono approntati dei cavi di ancoraggio per evitarne il crollo.

Nel 1934, dietro suggerimento di Karl Maria Wiligut, Heinrich Himmler firmò un contratto di affitto del castello per 100 anni per la cifra simbolica di 100 marchi con il circondario di Padeborn, inizialmente intendendo ristrutturare il castello per farne una "Reichfuhrerschule-SS", una scuola per i dirigenti nazisti (i cosiddetti SS Fuhrerkorps).

A partire dal 1936 Heinrich Himmler volle rafforzare il ruolo di Wewelsburg come centro rappresentativo e ideologico delle SS. Nel 1938, Siegfried Taubert fu incaricato di ristrutturare il castello. Pare che anche l'Ahnenerbe sia stata coinvolta nella fase di progettazione della ristrutturazione. In principio il RAD (Reichsarbeitsdienst) apportò le modifiche al castello. I prigionieri dei campi di concentramento di Niederhagen e della Sassonia furono usati per realizzare gran parte dei lavori fra il 1939 e 1943, sotto il controllo dell'architetto Hermann Bartels.

Himmler decise che quando il Terso Reich avrebbe definitivamente governato sulla terra, quello sarebbe diventato il centro del mondo; il museo, il ristorante e l’ostello lasciarono così il posto all’accademia della Sezione Ahnenerbe, che da allora in poi ebbe una sede permanente a Wewelsburg.

Nella torre nord del castello sono presenti due stanze create dalla SS con precisi intenti simbolici; la torre stessa è stata chiamata "Centro del Mondo" dagli architetti che la hanno riprogettata. La prima stanza, la "Obergruppenfuhrersaal" (letteralmente: Camera dei generali) è un salone di rappresentanza. Il pavimento in marmo è decorato con un ornamento ed un mosaico circolare di colore verde scuro chiamato "Sole Nero" (Schwarze Sonne). Questo è una ripresa del cerchio del sole, simbolo usato dall'Odinismo (ma presente in tutte le culture come archetipo) e ripreso dall'ideologia nazista. Originariamente al centro dell'ornamento vi era un disco in oro; il termine "Sole Nero" per il mosaico di Wewelsburg divenne popolare dopo la Seconda Guerra Mondiale quando il disco d'oro venne rimosso. La seconda stanza, nel seminterrato è una stanza per la preghiera per le SS defunte; questa stanza è tuttavia rimasta incompiuta.

Nelle intenzioni di Himmler, il castello era il luogo dove far rinascere i Cavalieri della Tavola Rotonda, che dovevano essere impersonati da 12 ufficiali delle SS. Questi dodici cavalieri sarebbero stati il seguito di Himmler durante riti sconosciuti praticati all'interno del castello. Benchè ci siano i presupposti per ritenere che questi incontri avvenissero regolarmente, l'unica riunione documentata è del giugno 1941.

Il castello era la base spirituale di ogni membro delle SS: alla morte di uno degli ufficiali, le sue ceneri sarebbero dovute essere sepolte nel castello; similmente, qualunque destinatario di uno dei Totenkopfrings di Himmler doveva restituire il suo anello al castello nel momento della sua morte.

Quando si capì che la sconfitta era inevitabile, Himmler ordinò a Heinz Macher con 15 dei suoi uomini di distruggere il castello di Wewelsburg, solo due giorni prima la 3^ Divisione di fanteria americana occupasse la zona. I rapporti militari variano dalla distruzione quasi completa al danneggiamento grave solo della torre nord.

LE ULTIME FRENETICHE ORE

Gli alleati si stavano avvicinando. Tutto quanto fu raccolto nel castello comprese tappezzerie, armi medievali, anelli ed altro materiale venne caricato su 3 camion, uno dei quali pero' per ordini superiori venne tenuto nel cortile.

Nel pandemonio che regnava, mentre gli americani ormai distavano solo poche miglia, coloro che prestavano servizio nel castello raccolsero il materiale e lo seppellirono nascondendolo in differenti cavita’ nel lato ovest (all’esterno ovviamente) del castello.Heinz Macher poi, per ordine diretto di Himmler giunse al castello con truppe delle Waffen-SS ed alcuni uomini della Luftwaffe per farlo esplodere e bruciarne i contenuti. Dopo le esplosioni le cavita’ in cui vi erano sepolti gli anelli e altro materiale scomparvero sotto le frane, mentre l’incendio appiccato distrusse parte degli arredi in legno ed il tetto.Alcuni abitanti cercarono di recuperare i tesori, più per le tappezzerie e gli altri oggetti che per gli anelli, ma senza risultati (alcuni residenti del villaggio riuscirono dopo la guerra ad "acquisire" tappeti ed altro dal castello ed utilizzarli per le loro case). Il capitano Black dell'esercito USA fu tra i primi ad arrivare al castello e trovò una scatola contenente 200 anelli che spartì con i suoi uomini. Rimase comunque sepolta la scatola precedentemente nascosta sul lato ovest...

LE POSATE

Il gruppo di 4 posate qui presentato faceva parte dell’argenteria del Castello di Wewelsburg. Ogni singolo pezzo venne utilizzato quindi durante i pranzi dai più alti e rappresentativi esponenti dell’Ordine Nero di Himmler, e perchè no anche da Himmler Stesso.

Su alcune le rune sono ben visibili, come altrettanto lo è la scritta circolare Wewelsburg, su altre l’utilizzo ed il logorio del tempo (e forse anche qualche maldestro tentativo di operare sui marchi) ne hanno intaccato l’originale aspetto, lasciando comunque l’inconfondibile traccia parzialmente visibile.

La punzonatura della "Wurttembergische Metallwarenfabrik" è presente anch’essa su ogni posata ed anche qui l’utilizzo differente ne ha causato una più o meno visibile consumazione. Le posate più utilizzate hanno infatti il marchio più consunto come logicamente accade.

Il coltello reca il marchio, sempre ovviamente "WMF" (Wurttembergische Metallwarenfabrik), in posizione diversa rispetto alle altre posate, infatti si trova nella parte della lama vicina al manico. Questa marcatura era diversa semplicemente perchè diverso era l’utilizzo del coltello rispetto a forchette e cucchiai, il coltello infatti non ha una parte anteriore ed una posteriore, quindi solitamente la punzonatura o la marchiatura con acquaforte veniva fatta direttamente sulla lama (ciò accade ancora oggi).

Questo lotto di 4 posate proveniente da Wewelsburg rappresenta davvero una perla di assoluta rarità e prestigio per ogni collezione.